Mentre Ruth Handler guardava sua figlia giocare con delle bambole di carta, si rese conto che spesso le piaceva dare alle bambole dei ruoli da adulti. All'epoca la maggior parte delle bambole rappresentava neonati. Realizzando che poteva trattarsi di una ottima scelta di mercato, Handler suggerì l'idea di una linea di bambole dall'aspetto adulto a suo marito Elliot, il co-fondatore della casa di giocattoli Mattel. Inizialmente l'idea non sembrò entusiasmarlo molto.
Rielaborando l'idea di una bambola simile all'idea che aveva in mente, commercializzata in Germania, (la Bild Lilli [1]), la Handler, aiutata dall'ingegnere Jack Ryan, creò la prima Barbie, a cui fu dato il nome della figlia degli Handler, Barbara appunto. Barbie fece la sua apparizione nei negozi il 9 marzo 1959, vestita con un costume zebrato, e con i capelli legati con una lunga coda. Costruita in Giappone, nel primo anno di "vita", furono vendute 350.000 Barbie.
Barbie è stato anche il primo giocattolo ad avere una strategia di mercato basato massicciamente sulla pubblicità televisiva, strategia successivamente ripresa da tutti i giocattoli a venire. È stato stimato che oltre un miliardo di Barbie sono state vendute in oltre 150 nazioni, e la Mattel ha dichiarato che vengono vendute tre Barbie al secondo[2].
Il 9 marzo 2009, i telegiornali italiani comunicano i 50 anni della bambola insieme a Topo Gigio.Barbie è una delle bambole più vendute al mondo, il primo esemplare in commercio risale al 9 marzo 1959. La Barbie più venduta è stata distribuita nel 1992, Totally Hair Barbie, con capelli acconciabili lunghi fino ai piedi della bambola.
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