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giovedì 27 maggio 2010

la caccia


La caccia è la pratica di catturare o uccidere animali, solitamente selvatici, per procurarsi cibo, pelli o altre materie oppure per scopo ricreativo.

La caccia fu certamente una fonte primaria di sostentamento in alcune fasi dell'evoluzione umana, ovvero prima della nascita dell'allevamento e dell'agricoltura, quando l'uomo era cacciatore-raccoglitore. Ancora oggi la caccia (eventualmente nella forma della pesca) rappresenta la fonte principale di proteine nell'alimentazione di molte comunità, soprattutto nei paesi più poveri del mondo.

Nei paesi industrializzati la caccia ha perso il ruolo di sostentamento, diventando gradualmente una attività principalmente ricreativa oppure condotta allo scopo di commerciare il ricavato della cattura o dell'uccisione di animali. In questo contesto, il termine "caccia" si riferisce generalmente a un'attività approvata dalla legge, mentre con bracconaggio si intende la caccia fatta in modi o in contesti che la rendono illegale.

Cinghiali abbattuti durante un programma di abbattimento selettivo.

La caccia può anche avere un ruolo nella gestione della fauna selvatica, ad esempio per mantenere la popolazione di una certa specie all'interno delle capacità di sostentamento dell'ambiente ecologico[1]. In Italia, come negli Stati Uniti e in molti paesi occidentali, le guardie forestali e ecologi partecipano alla scrittura delle norme di regolamentazione della caccia in modo che le quote e i metodi permessi garantiscano la preservazione della fauna selvatica.

La cattura di pesci, ovvero la pesca anche nella sua espressione subacquea (nota col nome di caccia subacquea ma ancor meglio pesca subacquea), non viene solitamente considerata un tipo di caccia anche se ne condivide molti aspetti. Anche la cattura di animali con trappole, oltre a essere generalmente proibita, viene solitamente considerata un'attività diversa dalla caccia.

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