Le notizie certe sull'esistenza e l'applicazione in mare dei primi rudimentali strumenti di orientamento magnetico risalgono alla fine del XII secolo. Questi strumenti erano costituiti da vasi colmi d' acqua sui quali galleggiava una cannuccia, che sosteneva un ago di ferro magnetizzato. 
Una nuova invenzione avvenne nella prima parte del XIII secolo, si tratta di un oggetto diverso da quelli precedenti, composto da una scatola di vetro divisa sul coperchio con un perno di bronzo reggente un ago magnetico ed un altro, ad esso ortogonale, d'argento. I primi ad usarla furono gli amalfitani che la provarono su una navigazione effettuata in inverno da una nave mercantile nel 1259. Grazie alla bussola furono prodotte le prime "carte da navigare", mediante le quali migliorarono molto le conoscenze geografiche e furono aperte all'uomo EUROPEO le vie dell'oceano e le scoperte di nuove zone. (le informazioni sono tratte da "L'enigma della bussola". A. Antonini)
Una nuova invenzione avvenne nella prima parte del XIII secolo, si tratta di un oggetto diverso da quelli precedenti, composto da una scatola di vetro divisa sul coperchio con un perno di bronzo reggente un ago magnetico ed un altro, ad esso ortogonale, d'argento. I primi ad usarla furono gli amalfitani che la provarono su una navigazione effettuata in inverno da una nave mercantile nel 1259. Grazie alla bussola furono prodotte le prime "carte da navigare", mediante le quali migliorarono molto le conoscenze geografiche e furono aperte all'uomo EUROPEO le vie dell'oceano e le scoperte di nuove zone. (le informazioni sono tratte da "L'enigma della bussola". A. Antonini)
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